martedì 8 luglio 2014

Primi passi

Se c'è una cosa che so fare davvero bene, quella è rompere le scatole. Nel caso del "matrimonio sponsorizzato" è un talento che sicuramente si rivelerà utile, perché all'inizio la visibilità è tutto, e chi meglio di una rompiscatole sa catturare l'attenzione? Avete presente la pubblicità radiofonica di un noto profumatore per auto, "mughettomughettomughettomughetto"? Ecco, ciò che in questa fase del nostro progetto sto facendo io è una cosa del genere.

In questo modo, scrivendo a destra e a manca in cerca di persone o gruppi disposti a fare un po' di passaparola su di noi, succede che qualcuno decide davvero di regalarci uno spazietto sulle proprie pagine, o perché gli siamo piaciuti, come nel caso di Francesca Gori de Il Tirreno di Grosseto (potete leggere l'articolo qui), o magari solo per scongiurare il pericolo di ricevere una seconda, chilometrica email, come probabilmente ha fatto Farenz sul profilo Twitter de L'Angolo di Farenz (ci ha menzionati in questo tweet). Qualunque sia la ragione, noi siamo davvero felici e grati ad entrambi. Grazie!

Il prossimo passo e il più difficile sarà trovare sponsor disposti ad aiutarci più concretamente nell'organizzazione di ogni aspetto del matrimonio, dagli inviti al rinfresco, e per riuscirci mi sono affidata alle esperienze di chi è passato prima di noi per questo stesso percorso. Come ho già accennato, le coppie che in Italia hanno fatto un "matrimonio con sponsor" sono state tante, e con qualcuna di loro sono entrata in contatto per email in cerca di suggerimenti. A questo proposito voglio ringraziare Rebecca di SposiamociRisparmiando per l'incoraggiamento e una proposta di cui vi parlerò meglio più avanti, e Stefania di SposiconlosponsorTreviso per la disponibilità ad incontrarci proprio questa sera. E' molto importante, per me, il confronto con queste ragazze e non vedo l'ora di conoscerle: vi racconterò com'è andata!

Intanto Dark ed io cominciamo a visualizzare più nitidamente come vorremmo che fosse il nostro grande giorno e, dopo aver contattato il Comune di Grosseto, dove avverrà la cerimonia, abbiamo appreso che ci sono tre location a disposizione di chi intende sposarsi con rito civile: la Sala del Consiglio Comunale, il Museo Archeologico e il Cassero Senese. Ora non ci resta che scegliere... Secondo voi quale sarebbe lo sfondo perfetto per il nostro "matrimonio nerd"?

Perché, come svelato nell'articolo di Francesca, è così che vogliamo impostare il nostro matrimonio: all'insegna delle passioni che ci accomunano, in particolare quella per i giochi di ruolo e per i videogiochi. Dalle partecipazioni alle bomboniere, quindi, tutto sarà squisitamente nerd. Se non sapete cosa significa questo termine, la definizione che mi piace di più è quella data da MrChreddy su Nerd's Revenge, che cito: «È questo, fondamentalmente, cosa significa essere Nerd, la voglia di imparare sempre e comunque, di andare a trovare le chiavi di lettura delle cose, espandere la conoscenza. Non ci vuole particolare intelligenza, è più importante la voglia.». E non ci importa se non tutti capiranno o condivideranno le nostre scelte: il nostro matrimonio sarà il giorno in cui Dark ed io saremo pubblicamente riconosciuti come una famiglia, e vogliamo che ci rispecchi esattamente per quello che siamo.

In conclusione... Se siete curiosi di vedere come può essere un #matrimonionerd, continuate a seguirci (anche su Facebook e Twitter)!

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